I busti ortopedici sono strumenti che aiutano a tenere la schiena dritta. Sono utili soprattutto per chi ha problemi come la scoliosi.
Questi corsetti funzionano come una sorta di “abbraccio” che guida la colonna vertebrale nella posizione corretta. in questo articolo vedremo come vengono realizzati, come funzionano e quali tipologie esistono.
Costruzione e funzionamento
La realizzazione di un busto correttivo posturale è un processo altamente personalizzato e richiede una grande precisione.
Ortopedia Scita realizza artigianalmente questi dispositivi nel proprio laboratorio, utilizzando materiali di altissima qualità. In generale, la costruzione di un busto ortopedico prevede le seguenti fasi:
- Valutazione iniziale: un medico ortopedico o un fisiatra specializzato in patologie della colonna vertebrale valuterà la gravità della curva scoliotica o della deformità posturale, le caratteristiche della colonna vertebrale del paziente e la sua età. Vengono effettuate radiografie, TAC o risonanza magnetica per ottenere immagini dettagliate della colonna vertebrale e misurare con precisione le curve.
- Progettazione del busto: vengono prese misure precise del corpo del paziente per ottenere un modello digitale altamente accurato. Viene scelto il materiale a seconda del tipo di deformità e delle esigenze del paziente. In base alle misure e alle caratteristiche del paziente, viene progettato un busto su misura, che eserciterà una pressione specifica sulle zone della colonna vertebrale che necessitano di correzione.
- Realizzazione del busto: il busto viene costruito seguendo il progetto personalizzato, utilizzando tecniche di termoformatura o lavorazione meccanizzata. Viene provato sul paziente e, se necessario, vengono apportate delle modifiche per garantire un comfort ottimale e un’efficacia nella correzione posturale.
Perché è importante la personalizzazione?
Ogni colonna vertebrale è unica, quindi un busto “standard” non sarebbe efficace. Un busto su misura permette di:
- Esercitare una pressione precisa
- Garantire il massimo comfort
- Ottimizzare l’efficacia
È importante sottolineare che l’utilizzo del busto deve essere sempre associato ad altre terapie, come la fisioterapia, e seguito attentamente dallo specialista.
Meccanismo di azione
Il busto ortopedico agisce principalmente attraverso l’applicazione di forze esterne sulla colonna vertebrale.
Queste forze, distribuite in modo preciso e personalizzato, mirano a correggere o a contenere le deformità spinali, come la scoliosi.
In pratica i busti esercitano una pressione mirata sulle aree curvate della colonna vertebrale, spingendo verso il ripristino della forma naturale della schiena.
Questo supporto aiuta a ridurre il carico sulle zone non sovraccaricate, migliorando l’allineamento della colonna. Dopo la rimozione del busto, il paziente deve attivare un processo di autocorrezione per mantenere i miglioramenti ottenuti.
Questo è fondamentale per evitare che la colonna ritorni alla sua forma originale.
Tipologie di bustini e correttori posturali
La scelta del dispositivo più adatto dipende da diversi fattori, tra cui la gravità della curvatura, l’età del paziente e il tipo di attività che svolge.
Ecco una panoramica delle tipologie più comuni:
- Busti rigidi
- Caratteristiche: realizzati con materiali rigidi come il plastica o l’alluminio, offrono un supporto molto forte e limitano i movimenti della colonna vertebrale.
- Utilizzo: sono indicati per le curve scoliotiche più gravi e per i pazienti in fase di crescita.
- Busti dinamici
- Caratteristiche: combinano elementi rigidi ed elastici, permettendo un certo grado di movimento e favorendo l’attività muscolare.
- Utilizzo: sono indicati per le curve scoliotiche meno severe e per i pazienti che svolgono attività fisica.
Differenze tra busto rigido e semirigido
I corsetti ortopedici sono dispositivi medicali personalizzati utilizzati per fornire supporto e stabilizzazione alla colonna vertebrale. Si distinguono principalmente in due categorie: rigidi e semirigidi.
I corsetti rigidi, realizzati con materiali robusti e dotati di pannelli rigidi, offrono un supporto massimo limitando significativamente il movimento della colonna. Sono indicati in casi di fratture o deformità che richiedono una immobilizzazione quasi totale.
I corsetti semirigidi, invece, combinano elementi rigidi ed elastici, consentendo una maggiore mobilità e sono indicati per condizioni come l’ernia del disco o per stabilizzare la schiena dopo un intervento chirurgico.
Entrambi i tipi di corsetto agiscono applicando pressione sul busto per mantenere la colonna in una postura corretta, alleviando il dolore e prevenendo ulteriori danni.
La scelta del corsetto dipende dalla gravità della condizione e dalle indicazioni del medico.